Simulazione con PSpice: progettare un alimentatore switching (1/7)

Spesso la simulazione è considerata un’attività poco utile e time consuming, perché è difficile realizzare un elaborato completo e capire in anticipo il comportamento di un particolare stadio durante la progettazione.
A volte vengono simulate solo poche parti di un circuito, con presupposti che implicano ulteriore tempo per validare definitivamente il progetto.
A volte, il tempo necessario per completare una simulazione è il principale ostacolo per avviare un progetto da questa fase.
OrCAD PSpice ci viene efficacemente in aiuto e riduce il tempo di esecuzione della simulazione dei circuiti.
Negli articoli che seguono tratteremo un progetto completo relativo a un alimentatore switching.
Presentazione del progetto | Sezione di ingresso dell’alimentatore switching
In questo e nei successivi sei articoli tratteremo la realizzazione di un progetto completo partendo da zero, introducendo la maggior parte delle caratteristiche di OrCAD PSpice, lo strumento di simulazione utilizzato per la modellizzazione ABM (Analog Behavioral Modeling); presenteremo inoltre alcuni suggerimenti utili per ridurre il tempo di esecuzione della simulazione stessa.
Il progetto finale al quale si giungerà sarà un alimentatore switching.
Nello stadio di ingresso di qualunque alimentatore collegato alla rete elettrica si trova un raddrizzatore: nel nostro esempio imposteremo il lavoro in modo da parametrizzare tutte le variabili coinvolte dalle normative applicabili.
In qualunque alimentatore possono essere riconosciute tre differenti macro-sezioni, ciascuna con particolari caratteristiche:
• una sezione di potenza,
• una sezione digitale,
• una sezione analogica.
A sua volta, ognuna di queste macro-sezioni potrà essere costituita da diversi stadi / componenti.
Per comprendere e analizzare il comportamento di ogni singolo stadio svilupperemo un’analisi dettagliata in ciascun articolo.
Grazie alla modalità di modellizzazione ABM di PSpice possiamo semplificare la simulazione dei nostri circuiti e grazie all’applicazione Stimulus Editor possiamo definire stimoli personalizzati da poter riutilizzare.
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